Ad infastidire l’acqua con le increspature
stavo
fin al ginocchio.
Tutto intorno gli alberi:
è appena scoppiata l’estate
ma non c’è stata primavera.
La natura è carica, famelica
di creazione.
Esplode con il soffio del vento.
Gli alberi stanno ballando,
il vento suona la loro danza.
Sole sul corpo,
sole alla testa.
Mi ritrovo circondato dal loro seme
e polline e foglie cadono giù
come neve.
Ed è stato, immerso in quel paradiso
che ho pensato:
Scimmia,
perché sei diventata uomo?
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