Pubblicare una poesia è quasi sempre mettersi a nudo. O almeno, lo è in parte, se si è onesti con il lettore. E questo, chi mi legge da tanti anni lo sa, è un mio punto fondamentale sul quale ho fondato tutta la mia poetica di scrittore e del quale non riesco proprio a farne a meno. Scrivere per me è un bisogno fisiologico, come andare in bagno. Posso stare giorni senza scrivere poi all'improvviso alle tre di notte, come svegliato da una grossa sete, mi alzo dal letto, prendo il taccuino in mano e inizio a consumare inchiostro. La premessa di questa poesia bucolica vuole essere proprio questo: sincerità e onestà. Non starò a raccontarvi la meravigliosa passeggiata che durante l'estate 2021 mi ha ispirato il componimento poetico ma le sensazioni, le energie che attraverso i miei occhi battevano nel mio cuore quando, assieme ad altre persone, passeggiamo per un giorno intero nel Parco Naturale della Maremma. Adoro questa terra, perché è casa, perché è riparo, perché questo mare, queste colline e i suoi abitanti raccontano pagine di una storia che è vita e di morte e che ad un lettore sensibile non smette mai di emozionare. Buona lettura. Ps. La foto in copertina risale proprio a quel giorno.
Bagliori di notte profonda e di palpebre
Alcune poesie rimangono per mesi custodite nel mio wordpress. Poi, ad un tratto, decido di liberarle. Poesie da Taccuino. Buona Lettura!
Dove finiscono i campi di pomodori
poesie da taccuino, buona lettura!
Democrazia
poesie da taccuino, buona lettura!